La gravidanza è un periodo delicato che richiede controlli medici regolari.
Per tutelare la salute delle future mamme, la legge italiana (Decreto Legislativo 151/2001) prevede permessi retribuiti per visite ed esami prenatali.
Comunicazione della gravidanza:
- La lavoratrice, non appena accerta il proprio stato di gravidanza, deve comunicarlo tempestivamente al datore di lavoro.
- A tal fine, è necessario presentare il certificato medico di gravidanza, redatto dal proprio ginecologo, indicante la data presunta del parto.
Permessi per visite ed esami:
- Le lavoratrici hanno diritto a permessi retribuiti per effettuare visite mediche, esami prenatali e accertamenti clinici, qualora questi debbano essere svolti durante l'orario di lavoro.
- Documentazione necessaria per i permessi:
- Per usufruire dei permessi, la lavoratrice deve presentare al datore di lavoro un certificato medico o un'attestazione rilasciata dalla struttura sanitaria.
- Questo documento deve specificare chiaramente:
- La data e l'orario preciso della visita o dell'esame.
- La durata prevista dell'appuntamento.
- Durata del permesso:
- Il permesso retribuito copre il tempo strettamente necessario per la visita o l'esame, inclusi i tempi di spostamento.
- La lavoratrice può usufruire un'ora di permesso aggiuntiva prima e dopo la visita.
- I permessi sono retribuiti, "tutti quelli che ne ha bisogno".
I permessi per visite in gravidanza sono un diritto fondamentale, ma è importante rispettare gli obblighi di comunicazione e documentazione per poterne usufruire correttamente.