Luxottica chiude il 2013 in ulteriore progresso

ROMA - Luxottica chiude il 2013 in ulteriore progresso. Il report di Alberto Nosari. C’èLuxottica, il più grande produttore di occhiali del mondo, all’esame della Lettera all’Investitore di questa settimana (leggi qui), il report online diAlberto Nosari, bilancio e prospetti per il prossimo biennio 2013-2014.
Luxottica si prepara a chiudere il 2013 nel solco di quanto realizzato nei primi nove mesi, considerati di eccellenza da gran parte degli analisti, e in linea con quanto presentato dal 2009 in poi poiché il gruppo ha saputo reagire con proattività alla crisi scatenatasi sui mercati globali nel quarto trimestre del 2008 e registrare un recupero di ricavi e margini già dalla seconda metà del 2009. Da allora,Luxottica ha inanellato un periodo di forte crescita, confermando la congruità di uno scenario di sviluppo sostenibile di lungo termine.
Il 2013 dovrebbe così presentare ricavi in progresso di circa l’8% nell’intorno dei 7,65 miliardi a parità di cambi, mentre l’utile dovrebbe registrare uno sviluppo sostanzialmente doppio e quindi nell’ordine del 15% a circa 620 milioni, mentre la crescita dell’Ebit dovrebbe collocarsi nell’intorno di 1.100 milioni con un progresso del 12% circa sempre a parità di cambi (leggi i commenti degli analisti). Positiva anche l’evoluzione degli aggregati patrimoniali in quanto la generazione di cassa dovrebbe tendere ai 700 milioni dello scorso anno dopo essersi avvicinata ai 500 milioni nei primi nove mesi, mentre l’indebitamento dovrebbe scendere sotto gli 1,5 miliardi.
Una dinamica che dovrebbe nella sostanza riproporsi anche nel prossimo anno nel solco del trend che ha caratterizzato gli ultimi quattro anni: un progresso fra il 7 e il 10% del fatturato, con Ebit atteso in crescita fra il 12 e il 15 per cento mentre l’utile netto dovrebbe mettere in luce una performance compresa fra il 15 e il 20% e cioè valori sostanzialmente doppi rispetto all’evoluzione attesa nei ricavi. Risultati che di fatto ripropongono quanto realizzato negli ultimi quattro anni e cioè a ridosso della crisi scatenatasi nel 2007 a causa dei mutui subprime americani.

Il fisco presenta un conto da 33 milioni a Luxottica

Luxottica deve 33 milioni di euro al fisco. Si è chiusa ieri la verifica fiscale iniziata lo scorso gennaio in seguito alle perquisizioni effettuate dalla Guardia di Finanza negli uffici della società di Agordo. Sotto la lente della magistratura era finito l'uso del transfer pricing, una tecnica fiscale attraverso la quale, manipolando i prezzi di trasferimento praticati nelle transazioni infragruppo, si spostano redditi imponibili da una società a un'altra. 

La dichiarazione infedele di oltre 2 milioni faceva riferimento al bilancio 2007 e dalle verifiche terminate ieri dai revisori dei conti è emersa la necessità di maggiori oneri per 33 milioni di euro, una cifra comunque inferiore ai 55 milioni inizialmente ipotizzati. Dato che si tratta di un evento una tantum, gli analisti hanno mantenuto invariati le raccomandazioni e i target price ma il titolo a Piazza Affari ne risente e cede lo 0,65% a 36,51 euro. 

"La società ha già accantonato 10 milioni nei suoi conti, il che significa che l'impatto sui numeri di fine anno sarà di 23 milioni pari al 3,7% dell'utile netto previsto", hanno rilevato gli esperti di Mediobanca Securities (neutral e target price a 39,6 euro) che si aspettano una chiusura di bilancio 2013 con profitti per 615 milioni rispetto ai 542 milioni del 2012. 

Dello stesso avviso gli esperti di Banca Akros (accumulate e prezzo obiettivo a 43,5 euro) che tuttavia si aspettano un quarto trimestre debole nel mercato statunitense a causa del minor numero di giorni dedicati allo shopping intercorsi tra il Ringraziamento e il Natale. "A ciò vanno aggiunti gli effetti dell'Obamacare in termini di vantaggi fiscali per la spesa sanitaria", ha concluso Banca Akros, non escludendo comunque una debolezza nel breve periodo.
Di Valentina Sorrenti
Fonte: http://www.milanofinanza.it

Doverosi Ringraziamenti!!


I candidati della UILTEC ringraziano "TUTTI", sopratutto a le persone che si sono date da fare per ottenere questo fantastico risultato, per la prima volta UILTEC ha un rappresentante anche a Luxottica Pederobba, "ci siamo anche noi", adesso a lavorare. vi invitiamo vivamente a segnalarci le problematiche.
Cogliamo l'occasione per complimentarci con i nostri colleghi della CGIL e CISL per i loro risultati, augurandoci una cospicua collaborazione a favore di noi tutti lavoratori di Luxottica. 
Grazie ancora.

ELEZIONI RSU LUXOTTICA PEDEROBBA ORARI E MODALITÀ DI VOTO

LE ELEZIONI PER IL RINNOVO DELLA RSU LUXOTTICA PEDEROBBA AVRANNO LUOGO NEI -GIORNI 20 E 21 NOVEMBRE 2013 CON I SEGUENTI ORARI:





PEDEROBBA 2-3

MERCOLEDÌ 20 NOVEMBRE
          DALLE ORE 08.00 ALLE ORE 20.00
          DALLE ORE 21.30 ALLE ORE 23.00
GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE
          DALLE ORE 11.00 ALLE ORE 14.30

PEDEROBBA 1

MERCOLEDÌ 20 NOVEMBRE
          DALLE ORE 9.15 ALLE ORE 14.30
          DALLE ORE 10.00 ALLE ORE 17.30
          DALLE ORE 21.30 ALLE ORE 23.00
GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE
          DALLE ORE 13.30 ALLE ORE 14.30

I SEGGI ELETTORALI SARANNO COLLOCATI NELLE ZONE ADIACENTI ALLA MENSA E NELLE ZONE ENTRATA / USCITA.

MODALITÀ DEL VOTO: I LAVORATORI DOVRANNO PRESENTARSI AL SEGGIO CON IL BADGE DI TIMBRATURA, CHE VERRÀ' CONSEGNATO ALLA COMMISSIONE, DOPO AVER INSERITO LA SCHEDA VOTATA NELL'URNA, I LAVORATORI DOVRANNO APPORRE LA PROPRIA FIRMA NEL REGISTRO DEI VOTANTI, ALLA FINE DI QUESTA PROCEDURA VERRÀ RICONSEGNATO IL BADGE.
HANNO DIRITTO AL VOTO TUTTI I LAVORATORI DELLA LUXOTTICA DI PEDEROBBA, COMPRESI GLI APPRENDISTI E I CONTRATTI A TERMINE.
NON HANNO DIRITTO AL VOTO I LAVORATORI INTERINALI (QUELLI ASSUNTI CON L’AGENZIA) E I LAVORATORI IN PERIODO DI PROVA.

N.B. SI PUÒ ESPRIMERE UNA SOLA PREFERENZA, O SULLA LISTA, O VICINO AL NOME DEL CANDIDATO PRESCELTO.

LA COMMISSIONE ELETTORALE



Comunicato Rinnovo CCNL settore Occhialeria

E’ stata siglata il 9 novembre a Belluno tra Anfao e Femca-Cisl, Filctem-Cgil, Uiltec-Uil, l’ipotesi di accordo
per il rinnovo del CCNL del settore Occhialeria che interessa più di 15 mila addetti.......
Leggi il comunicato..
Comunicato Rinnovo CCNL settore Occhialeria.pdf

Accordo Firmato Aumento 3152 €(aggiornamento)

CONTRATTO COLLETTIVO
NAZIONALE DI LAVORO OCCHIALERIA :
Accordo Firmato, Aumento 122 €
A Novembre una tantum 417  €






novembre 2013 -  41,48 €
giugno 2014 -  46,36 €
maggio 2015 -  34,16 €
novembre 2013 una tantum di 417
dicembre 2013  -  156€  Accantonamento inquadramento livelli

Banda assalta Luxottica Pederobba

Ieri mattina il giudice ha convalidato l’arresto dei sei romeni e ha disposto il divieto di dimora nelle province di Treviso e Belluno, dove sono dislocate quattro delle sei unità produttive italiane del gruppo
PEDEROBBA. Volevano fare le cose in grande: un colpo alla Luxottica, fabbrica di occhiali di Pederobba. Sono stati arrestati in sei, tutti romeni........
Leggete anche:

Banda assalta la Luxottica: sei arresti

Francavilla: «Gli stabilimenti italiani di Luxottica non saranno depotenziati»

Francavilla: «Gli stabilimenti italiani
di Luxottica non saranno depotenziati»

Il numero 2 del colosso dell'occhialeria: niente licenziamenti
ma richieste di cambio ruoli in un piano di riorganizzazione....

Continua a leggere:

Luxottica ai tecnici informatici «C'è lavoro solo come operaio»

Luxottica ai tecnici informatici
«C'è lavoro solo come operaio»

Vedi:

Comunicato Cgil, Cisl e Uil

SERVE UN VERO GOVERNO DEL PAESE
Cgil, Cisl e Uil esprimono la loro preoccupazione per la crisi istituzionale causata
dall’irresponsabilità di chi vorrebbe anteporre gli interessi personali alle condizioni del Paese.
L’incertezza di queste ore determina gravi ripercussioni sulla nostra economia e rischia di far
aumentare la pressione fiscale sul lavoro e sulle pensioni.
Cgil, Cisl e Uil ribadiscono che occorre una buona legge di stabilità che inverta le scelte recessive
compiute in questi anni: non si può immaginare un’uscita dalla crisi senza puntare sul lavoro e
sulla buona occupazione. Per questo serve un vero Governo del Paese, capace di compiere le scelte
necessarie a rispondere alle richieste del mondo del lavoro.
In ragione di ciò, Cgil, Cisl e Uil chiedono che la legge di stabilità preveda:
 un’ effettiva restituzione fiscale ai lavoratori dipendenti e ai pensionati;
 una riduzione fiscale alle imprese collegata agli investimenti e all’ occupazione
 il completo finanziamento della cassa integrazione in deroga e la definitiva soluzione al
problema degli esodati e dei precari della Pubblica amministrazione, della scuola e della
ricerca
È essenziale che la legge di stabilità determini una riduzione del livello di tassazione, non solo in
nome della giustizia fiscale, ma per la necessità di rilanciare investimenti, consumi e occupazione
che non possono crescere se si accentua l’impoverimento di lavoratori e pensionati.
È, inoltre, irrinunciabile che la legge di stabilità compia scelte di politica industriale e di
investimenti, senza le quali le grandi imprese di rete fondamentali per lo sviluppo, come Telecom e
Alitalia, e grandi gruppi industriali, come Finmeccanica e quelli siderurgici, perdono la loro
funzione e rischiano di essere svenduti.
Infine, bisogna affrontare il nodo della spesa pubblica, abbandonando la dannosa logica dei tagli
lineari e realizzare, invece, un vero riordino istituzionale e una riduzione della spesa corrente
attraverso i costi standard, avviando un processo contrattuale di riorganizzazione della pubblica
amministrazione.
L’assenza di queste scelte e una legge di stabilità ragionieristica determinerebbero un ulteriore
peggioramento delle condizioni dei lavoratori, dei pensionati e delle imprese e, soprattutto, una
diminuzione dei livelli occupazionali.
Affinché non continui quello stato di ingovernabilità del Paese che impedisce la realizzazione di
tutte queste necessarie riforme, occorre che il Parlamento cambi la legge elettorale, ridando ai
cittadini la possibilità di scegliere, superando la logica personalistica della politica e ricostruendo un
clima di fiducia nelle istituzioni della Repubblica.
Cgil, Cisl e Uil impegnano le loro strutture ad attuare, da subito, assemblee in tutti i luoghi di
lavoro, a indire presidi in tutti i territori e a organizzare, nelle giornate di sabato e domenica
prossima, volantinaggi con le nostre proposte nelle piazze e nei punti di maggiore incontro dei
cittadini.
Roma, 30 settembre 2013

App Android LuxPed

Scarica l' Applicazione Android LuxPed:
Primo passo importante è quello di abilitare l’installazione delle sorgenti sconosciute, come fare?
Semplicissimo, andate in Impostazioni – Altro – Sicurezza – Mettete la spunta a SORGENTI SCONOSCIUTE.
Questa impostazione non fa altro che consentire l’installazione di applicazioni da sorgenti diverse dal Play Store.
Scannerizzate con il vostro lettore di QR
o scaricatelo manualmente.

Ripetizioni scolastiche? Ve le paga l'azienda


Vedi il articolo:
http://www.skuola.net/news/scuola/luxottica-ripetizioni-gratis.html

Luxottica vende Revo a Sequential Brands

Scritto da Isabella Naef
lunedì 05 agosto 2013
Sequential Brands Group Inc, azienda americana di occhialeria quotata, ha comprato per 20 milioni di dollari il marchio Revo da Oakley, società del gruppo Luxottica. Sequential Brands, che ha archiviato il secondo quarter con ricavi pari a 4,3 milioni (era 1 milione nello stesso periodo dello scorso anno), ha in pancia marchi come William Rast, People's Liberation, DVS, Heelys, Caribbean Joe ed Ellen Tracy. Nei sei mesi i ricavi hanno toccato quota 6 milioni (erano 2,1 milioni nello stesso periodo del 2012).
A fine luglio, commentando i dati relativi al secondo quarter, il ceo dell'azienda, Yehuda Shmidman, aveva sottolineato, "abbiamo raddoppiato il nostro portafoglio di marchi da tre a sei, riunito un team di professionisti, i migliori del settore, per guidare la crescita, e abbiamo posizionato la nostra azienda con un bilancio potente per dare il via a una strategia di acquisizioni". Detto, fatto. In realtà si tratta della quarta acquisizione per la società americana dopo quella dei marchi Ellen Tracy e Caribbean Joe, lo scorso marzo, e di Heelys, a gennaio.
Per ora da Luxottica nessun commento ufficiale sull'operazione. Nel pomeriggio, invece, un comunicato sarà emesso da Sequential Brands.

Si tratta della quarta acquisizione per la società americana dopo quella dei marchi Ellen Tracy, Caribbean Joe ed Heelys
Luxottica, cui fanno capo, tra i marchi propri, Ray-Ban, Oakley, Vogue, Persol, Oliver Peoples, Alain Mikli, Arnette, ha archiviato il secondo trimestre con un fatturato pari a 2,018 miliardi (+9,4 percento a parità di cambi) e un utile consolidato di 212 milioni +4% e +6,3 percento a parità di cambi.

Il gruppo guidato da Andrea Guerra ha beneficiato delle nuove acquisizioni di marchi (Alain Mikli), licenze (Armani) e catene di occhialeria (Salmoiraghi & Viganò).
Il gruppo ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 371 milioni di euro, in crescita del 15 percento rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno, e con un fatturato pari a 3,88 miliardi di euro in aumento del 7,6 percento a cambi costanti rispetto ai 3,67 miliardi ricavati nei primi sei mesi dello scorso anno.
Foto: Revo
Fonte: http://www.fashionunited.it

Luxottica: fatturato record di oltre 2 mld nel 2* trimestre

(ASCA) - Roma, 25 lug - Luxottica ha chiuso il secondo trimestre con un fatturato record di 2.018 milioni di euro, in crescita del 9,4% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, e con un margine operativo del 18,4%, anche questo il miglior risultato nella storia della societa'. Nel primo semestre del 2013, il fatturato e' aumentato a 3.882 milioni di euro (+7,6% a parita' di cambi). Il risultato operativo adjusted del secondo trimestre si e' attestato a 371 milioni di Euro (330 milioni di Euro nello stesso periodo dell'anno precedente,+12,4%). Nei primi sei mesi dell'anno, il risultato operativo adjusted e' stato pari a 645 milioni di Euro, in progresso del 10,4%. Il margine operativo adjusted ha registrato un incremento dal precedente 15,9% del 2012 al 16,6% nella prima meta' del 2013. L'utile netto adjusted del secondo trimestre del 2013 e' cresciuto a 218 milioni di Euro (194 milioni di Euro nel 2012, +12,5%), corrispondente a un utile per azione di 0,465 Euro. ''Siamo orgogliosi di annunciare un secondo trimestre da record - ha commentato Andrea Guerra, Chief Executive Officer di Luxottica - e di avere conseguito ancora una volta risultati di eccellenza superando il traguardo di due miliardi di Euro di fatturato netto e stabilendo il record del margine operativo a 18,4%. Un Conto Economico al quale si aggiunge una generazione di 200 milioni di Euro di free cash flow, un ulteriore miglioramento rispetto al risultato gia' eccezionale del 2012. Arriviamo a meta' anno molto soddisfatti. La nostra squadra sta lavorando con determinazione e passione, e siamo contenti dei risultati raggiunti grazie anche al nostro modello di business verticalmente integrato e geograficamente diversificato''

I manager di Luxottica, Yoox e Ferragamo sono i più pagati della moda italiana

Ci sarà anche la crisi economica a incidere pesantemente sugli stipendi degli italiani, ma non su quelli dei grandi manager del mondo della moda, tra i più pagati di Piazza Affari perchè a capo di società quotate in Borsa.

Se leader incontrastato della classifica è Sergio Marchionne, amministratore delegato di FIAT SpA e Presidente e amministratore delegato di Chrysler Group LLC, con uno stipendio annuo davvero record di quasi 48 milioni di euro, nella classifica dei primo 10 Paperoni d’Italia ci sono anche molte eccellenze del fashion system italiano. Al secondo posto, infatti, si trova Luigi Francavilla, vicepresidente di Luxottica, con quasi 28,8 milioni di euro guadagnati all’anno.
Dello stesso colosso del made in Italy fanno parte anche il quarto classificato, Roberto Chemello, consigliere Luxottica con 15,4 milioni di euro, il quinto classificato Andrea Guerra, amministratore delegato di Luxottica, consigliere Amplifon e Dea Capital con 14, 4 milioni di euro e il sesto classificato, Enrico Cavatorta, consigliere e direttore generale di Luxottica, con 12,1 milioni di euro, mentre, molto significativo della crisi dei consumi e del contemporaneo boom, paradossalmente, dello shopping online, è il piazzamento al terzo posto di Federico Marchetto, amministratore delegato e presidente di Yoox, il noto sito di e-shopping che da tempo registra un andamento costantemente in crescendo.
Altri due nomi in classifica, indicativi di quanto la moda conti nell’economia del nostro Paese, sono Diego Bolzonello amministratore delegato di Geox, all’ottavo posto tra i manager italiani più pagati, con ben 10,8 milioni di euro, e Michele Norsa, amministratore delegato e direttore generale di Salvatore Ferragamo SpA, con uno stipendio annuo di 9,4 milioni di euro.
I dati, davvero eclatanti viste le somme guadagate da questi super manager, emergono dai documenti pubblicati dalle società quotate e comprendono nel conto, oltre al controvalore monetario delle azioni gratuite assegnate, anche le plusvalenze per l’esercizio di stock option, gli stipendi fissi, i bonus ed eventuali ricche buonuscite.
Photo Credit | Getty Images

Incentivi record per i top manager di Luxottica


mercoledì, 27 marzo 2013
Il bilancio di Luxottica, che nel 2012 ha presentato risultati record, consente guadagni a sei zeri ai top manager. Secondo quanto riporta Il Gazzettino di Belluno, alcuni beneficiari di piani di stock option hanno liquidato in marzo azioni guadagnando una pioggia di milioni di euro. A partire daLuigi Francavilla, storico braccio destro del patron Leonardo Del Vecchio, al quale la plusvalenza dei titoli è valsa 18,8 milioni, dopo la vendita tra i 38 e i 39 euro dei titoli sottoscritti a 13,45 euro.
Seguono il direttore marketing, Antonio Miyakawa, con 4 milioni e mezzo e l’amministratore delegato Andrea Guerra, con quasi un milione.
www.pambianconews.com
Vedi anche:
www.gazzettino.it/pioggiadibonus

Flessibilità 2013

Info Rami
Flessibilità:
Febbraio 16 e 23
Marzo 16 e 23
Aprile 13 e 20
Maggio 18
Giugno 8
Luglio 6.

Luxottica, corsa carioca con un drago nel motore





Per il gruppo veneto il Brasile si avvia a diventare il secondo mercato di riferimento. E, secondo Merrill Lynch, con il boom degli impianti cinesi, nel 2014 meno della metà degli occhiali sarà prodotta in Italia. E le stanghette diventano made in world.
di Rossana Cuoccio
Il Brasile, nel 2015, sarà il secondo mercato più importante per Luxottica. Ma non solo. Il gruppo nato e cresciuto ad Agordo, nel cuore bellunese delle Alpi, parla sempre meno il veneto, e sempre più le lingue straniere. Al punto che il leader delle stanghette made in Italy si prepara, nel giro di un paio d’anni, a registrare il sorpasso della produzione estera su quella italiana. La conquista dell’impero internazionale, insomma, richiederà l’avvio di impianti dalla Grande Muraglia al Pan di Zucchero.
Una delle chiavi dello sviluppo, come anticipato da Pambianconews il 22 novembre, sarà il Brasile. A riferirlo agli analisti finanziari è stato il management del colosso italiano dell’occhialeria: il Paese verdeoro, oggi tra i 5 più importanti per Luxottica a livello di fatturato wholesale, diventerà addirittura la seconda piazza commerciale per il gruppo di Agordo, in seguito a un’accelerazione, negli ultimi anni, di crescita a doppia cifra con vendite intorno ai 160 milioni di euro.
Del resto, “il Brasile – commenta Luca Solca, managing director, responsabile del settore lusso di Exane Bnp Paribas – è uno dei mercati più interessanti tra quelli emergenti. Insieme a India, Cina e Russia costituisce il gruppo dei cosiddetti Bric. Credo che la scelta di Luxottica di puntare su questo mercato rispetto ad altri risieda nella capacità di distribuire i suoi prodotti all’interno del Paese”. Ciò che fa la differenza è che Luxottica “in Asia, non ha a disposizione delle catene o dei sistemi distributivi adeguati a sostenere l’immagine dei marchi. In Brasile, invece, come negli Stati Uniti, Luxottica può contare su catene al dettaglio di cui si è assicurata la proprietà. In altri mercati emergenti il dettaglio è ancora da costruire, è frammentato e non è della qualità adatta”.
Con un Pil 2012 a +2,5% pari a 2.200 miliardi di dollari, un’economia in costante crescita che secondo il Fondo Monetario Internazionale registrerà un +4,5% nel 2013, una classe media in espansione (la parte povera della popolazione sta acquisendo sempre più potere d’acquisto con un reddito medio mensile disponibile triplicato dal 2005 a oggi) e di conseguenza un numero record di milionari, il Brasile ha superato la Gran Bretagna, al sesto posto nel ranking delle principali economie mondiali, ed è in procinto di scalzare anche la Francia, quinta potenza economica globale. Per giunta, prossimamente si accenderanno i riflettori su due eccezionali eventi sportivi: i campionati mondiali di calcio del 2014 seguiti a ruota dalle Olimpiadi del 2016.
Così il Paese verdeoro sta diventando sempre più un punto di riferimento per il segmento dei luxury goods entrando da protagonista nelle strategie di sviluppo e d’internazionalizzazione dei brand di fascia elevata. Il nuovo Eldorado dei brand di alta gamma si concentra per il 70% a San Paolo e per il 25% a Rio de Janeiro, dove sono nati i primi luxury shopping mall come Iguatemi e Villa Daslu.
Il gruppo fondato da Leonardo Del Vecchio, dunque, pare averci visto chiaro quando un anno fa ha deciso di investire sulla terra del Samba con l’acquisizione di Tecnol, con l’obiettivo di dare vita a un’area di produzione locale in grado di soddisfare la domanda interna, puntando in parallelo ad incrementare l’offerta di prodotti più accessibili alla classe media ed eludendo così anche gli alti dazi imposti alle barriere (si parla di tasse attorno al 35%). Ad oggi, l’unico house brand ad essere stato lanciato sul mercato brasiliano è Vogue, ma nei prossimi mesi anche Ray Ban e Oakley, entrato nel portafoglio di Luxottica nel 2007, sbarcheranno sulle spiagge di Copacabana. “Il Brasile – ha commentato qualche tempo fa il CEO Andrea Guerra – rappresenta uno dei Paesi in cui puntiamo ad essere ‘domestici’, ovvero ad avere radici profonde, a investire in attività, persone e cultura”.
Anche la svolta retail verdeoro è recente, di un anno e mezzo fa. Quando il colosso dell’eyewear ha aperto il primo negozio Sunglass Hut, catena interamente dedicata al segmento sole acquisita nel 2001, a Rio de Janeiro presso il Fashion Mall. L’accordo di acquisizione di due catene retail specializzate nell’eyewear da sole in Messico dimostra, inoltre, la volontà di sviluppare una piattaforma per il segmento nell’America Centrale e Latina, aree emergenti che fanno parte della cosiddetta “cintura del sole”, uno dei pilastri su cui si basa lo sviluppo di Sunglass Hut. “È una grande opportunità per Luxottica – ha ripreso Solca – per mantenere la leadership nel mondo dell’eyewear che ha ben salda da molti anni, continuando ad allargare il proprio ambito distributivo e a investire con gradualità nei diversi mercati. Il che significa acquistare catene, come sta facendo peraltro anche in Italia con la recente acquisizione di Salmoiraghi&Viganò. “Per Luxottica continuare a integrarsi a valle nel retail è uno dei pilastri della strategia, ha continuato Solca, e “ai big dell’occhialeria mancano paradossalmente posizioni retail in Europa. In conclusione, a mio avviso, è stata un’operazione intelligente e ben strutturata per entrambi”.
A seguito dell’acquisto della catena di ottica italiana, Guerra aveva dichiarato alla stampa che l’operazione era stata chiusa con l’obiettivo di “difendere il sistema Italia”. Ma proprio la questione degli equilibri made in Italy sarà uno degli ambiti più delicati per il gruppo nei prossimi anni. Da un recente report di Merrill Lynch, infatti, risulta che oggi la produzione di Luxottica è per circa il 70% italiana, ma già nel 2014 l’asse produttivo cambierà radicalmente. In questo ambito, giocherà un ruolo decisivo l’industria del Drago: “L’Italia rimane oggi – scrivono gli analisti di Merrill – il principale sito produttivo, ma ci attendiamo che in tre anni ci sarà un ribaltamento dei ruoli con la Cina”. Gli esperti della banca sono rimasti impressionati dagli impianti di Dongguan, “la cui dimensione – scrivono – è pari a quella italiana (6.500 dipendenti in Cina verso i 7.000 in Italia), il sito è più efficiente con la capacità di triplicare l’attuale piattaforma. Nel medio termine, è previsto diventi il principale hub produttivo di Luxottica”. In prospettiva, dunque, il production mix del gruppo veneto verrà totalmente stravolto, con una produzione in Italia che scenderà ben al di sotto del 50% a favore di un incremento in Cina e, appunto, in Brasile. Dalle parti di Agordo, probabilmente, è già tutto previsto, è il sistema di forte integrazione con dipendenti e territorio dovrebbe garantire un trapasso senza scosse. Tuttavia, c’è chi ci scherza con sarcarmo. “Luxottica xe veneta? No, xe estera”.

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