BELLUNO - Tagliare l'erba mentre si è a casa dal lavoro ammalati non è un motivo per essere licenziati: lo ha stabilito la Corte d'Appello di Venezia - sezione lavoro - che ha confermato il reintegro già deciso dal Tribunale di un operaio bellunese licenziato dall'azienda dopo essere stato scoperto a tagliare il fieno con il decespugliatore mentre era in malattia.
Sostanzialmente i giudici del secondo grado avrebbero affermato che "il riposo assoluto non è benefico" e può essere consigliato "un blando esercizio fisico al fine di ridurre la limitazione funzionale dovuta alla malattia". Nel caso dell'operaio in questione, sofferente di artrite psoriasica, l'attività "occasionale" del far fienopoteva essere addirittura "terapeutica".
Di opposta opinione ovviamente l'azienda, secondo la quale se il dipendente era in grado in malattia di lavorare in una attività agricola, a maggior ragione poteva svolgere le sue mansioni in fabbrica, eventualmente chiedendo che gli fossero alleggeriti i compiti.
Sostanzialmente i giudici del secondo grado avrebbero affermato che "il riposo assoluto non è benefico" e può essere consigliato "un blando esercizio fisico al fine di ridurre la limitazione funzionale dovuta alla malattia". Nel caso dell'operaio in questione, sofferente di artrite psoriasica, l'attività "occasionale" del far fienopoteva essere addirittura "terapeutica".
Di opposta opinione ovviamente l'azienda, secondo la quale se il dipendente era in grado in malattia di lavorare in una attività agricola, a maggior ragione poteva svolgere le sue mansioni in fabbrica, eventualmente chiedendo che gli fossero alleggeriti i compiti.