Safilo lascerà a casa mille dipendenti Veneto mobilitato

ALLARME ROSSO. Forze politiche in campo
Tremano a Longarone, a Padova e nel Veneziano Zaia: «Roma attivi subito ammortizzatori sociali»
LONGARONE «È un colpo durissimo», dice il sindaco di Longarone, Roberto Padrin. È l'intero Veneto ad essere sconvolto dalla notizia che il gruppo Safilo, dopo la presentazione del piano industriale per le sedi di Longarone ma anche di S. Maria di Sala (Ve) e Padova, oltre che in Friuli: si parla di mille esuberi sugli 8 mila complessivi, dei quali 3300 nel Nordest. La scure è calata, come si temeva da tempo, dopo che Safilo ha perso la commessa della produzione per il marchio Armani (era il 20% del fatturato). Nel Bellunese si spera in un aiuto da parte di Luxottica, che potrebbe diventare il nuovo partner di Armani. Ma intanto è allarme rosso. «Siamo vicinissimi ai lavoratori delle sedi venete di Safilo. L'annuncio dell'azienda è andato oltre le peggiori previsioni, ma non dobbiamo perderci d'animo», hanno dichiarato per il Pdl veneto Elena Donazzan, assessore regionale al lavoro, il capogruppo Dario Bond e il vice Piergiorgio Cortelazzo e l'on. Maurizio Paniz. «Vivo la sfida dei lavoratori della Safilo come una mia sfida personale. La Regione è assolutamente solidale con i lavoratori e le loro famiglie e da oggi siamo tutti al lavoro per favorire la soluzione di una crisi grave i cui effetti non possono ricadere soltanto sulla parte più debole della catena produttiva», è intervenuto il governatore Luca Zaia. «Ho la convinzione profonda che l'occhialeria del Veneto sia ancora un settore trainante del nostro sistema produttivo», e Zaia sottolinea che la Regione chiederà subito al governo Monti «di attivare ogni forma di ammortizzatori, cassa integrazione straordinaria per crisi, ristrutturazione e riorganizzazione aziendale». Gennaro Marotta, segretario veneto Idv, osserva: «È come se Safilo mettesse in mezzo alla strada un comune di 5mila abitanti. È inaccettabile». E Antonio De Poli segretario veneto Udc: «Non si può pensare di salvare un malato in coma, il Governo deve agire con una politica che punti a far crescere le nostre aziende».
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