Comunicato Cgil, Cisl e Uil

SERVE UN VERO GOVERNO DEL PAESE
Cgil, Cisl e Uil esprimono la loro preoccupazione per la crisi istituzionale causata
dall’irresponsabilità di chi vorrebbe anteporre gli interessi personali alle condizioni del Paese.
L’incertezza di queste ore determina gravi ripercussioni sulla nostra economia e rischia di far
aumentare la pressione fiscale sul lavoro e sulle pensioni.
Cgil, Cisl e Uil ribadiscono che occorre una buona legge di stabilità che inverta le scelte recessive
compiute in questi anni: non si può immaginare un’uscita dalla crisi senza puntare sul lavoro e
sulla buona occupazione. Per questo serve un vero Governo del Paese, capace di compiere le scelte
necessarie a rispondere alle richieste del mondo del lavoro.
In ragione di ciò, Cgil, Cisl e Uil chiedono che la legge di stabilità preveda:
 un’ effettiva restituzione fiscale ai lavoratori dipendenti e ai pensionati;
 una riduzione fiscale alle imprese collegata agli investimenti e all’ occupazione
 il completo finanziamento della cassa integrazione in deroga e la definitiva soluzione al
problema degli esodati e dei precari della Pubblica amministrazione, della scuola e della
ricerca
È essenziale che la legge di stabilità determini una riduzione del livello di tassazione, non solo in
nome della giustizia fiscale, ma per la necessità di rilanciare investimenti, consumi e occupazione
che non possono crescere se si accentua l’impoverimento di lavoratori e pensionati.
È, inoltre, irrinunciabile che la legge di stabilità compia scelte di politica industriale e di
investimenti, senza le quali le grandi imprese di rete fondamentali per lo sviluppo, come Telecom e
Alitalia, e grandi gruppi industriali, come Finmeccanica e quelli siderurgici, perdono la loro
funzione e rischiano di essere svenduti.
Infine, bisogna affrontare il nodo della spesa pubblica, abbandonando la dannosa logica dei tagli
lineari e realizzare, invece, un vero riordino istituzionale e una riduzione della spesa corrente
attraverso i costi standard, avviando un processo contrattuale di riorganizzazione della pubblica
amministrazione.
L’assenza di queste scelte e una legge di stabilità ragionieristica determinerebbero un ulteriore
peggioramento delle condizioni dei lavoratori, dei pensionati e delle imprese e, soprattutto, una
diminuzione dei livelli occupazionali.
Affinché non continui quello stato di ingovernabilità del Paese che impedisce la realizzazione di
tutte queste necessarie riforme, occorre che il Parlamento cambi la legge elettorale, ridando ai
cittadini la possibilità di scegliere, superando la logica personalistica della politica e ricostruendo un
clima di fiducia nelle istituzioni della Repubblica.
Cgil, Cisl e Uil impegnano le loro strutture ad attuare, da subito, assemblee in tutti i luoghi di
lavoro, a indire presidi in tutti i territori e a organizzare, nelle giornate di sabato e domenica
prossima, volantinaggi con le nostre proposte nelle piazze e nei punti di maggiore incontro dei
cittadini.
Roma, 30 settembre 2013

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