AGORDO. C’è la “banca delle ore” dove accumulare permessi e straordinari per stare poi a casa quando nascerà il bebè, c’è il posto di lavoro da dividere con la moglie o con il figlio senza occupazione, ci sono i premi legati alla riduzione della bolletta energetica ma anche i riconoscimenti economici per i lavoratori iterinali.
E’ all’insegna delle innovazioni il contratto integrativo aziendale firmato ieri da Luxottica e dai sindacati e che sarà applicato a tutti i circa 8 mila lavoratori degli stabilimenti di Agordo, Cencenighe e Sedico, assieme a quelli di Pederobba, Rovereto e Lauriano.
«Sia la parte normativa che la parte economica dell’accordo testimoniano, ancora una volta, la volontà di considerare le relazioni industriali in Luxottica laboratorio di innovazione», dice Nicola Pelà, direttore delle risorse umane del gruppo Luxottica.
E di innovazioni ce ne sono molte, nel nuovo contratto integrativo, a partire dalle iniziative per far conciliare meglio lavoro e vita familiare. Il contratto prevede così la “banca ore” a sostegno della maternità e paternità: i genitori che prevedano una maternità nei successivi 3 anni avranno la possibilità di “versare” alla “banca ore” permessi, ore di straordinario o giorni di ferie, da usare poi quando nascerà il bambino.
I “permessi di paternità” poi prevedono la possibilità da parte dei neo-padri di assentarsi sino a 5 giorni lavorativi interamente retribuiti in occasione della nascita del bambino. Ma l’integrativo introduce anche il “job sharing familiare” con l’obiettivo di difendere la capacità di reddito delle famiglie con coniuge e figli disoccupati o inoccupati. Ci sarà così la possibilità di ripartire il lavoro tra il dipendente ed il coniuge disoccupato o in Cig, tra il dipendente e il figlio che ha o sta terminando gli studi, tra il dipendente impossibilitato a recarsi al lavoro e il coniuge o il figlio inoccupati.
Sul piano della tutela della salute, nel caso di gravi malattie Luxottica garantirà l’integrazione sino al 100% della retribuzione per i lavoratori assenti da oltre 180 giorni.
L’integrativo prevede poi iniziative a sostegno dello studio e della formazione continua: le ore previste dal contratto nazionale e non usate potranno venir convertite in borse di studio per percorsi formativi all’interno del programma di welfare di Luxottica.
Sul piano dell’organizzazione del lavoro negli stabilimenti del gruppo di Agordo, l’integrativo appena firmato prevede una più spiccata gestione individuale della presenza (straordinari, flessibilità positiva e negativa), nonché un più ampio riconoscimento del part-time e della presenza lavorativa legata alla stagionalità e ai cicli delle produzioni.
Sul piano dei soldi in busta paga, invece, sono stati identificati dei parametri tra i quali la redditività del gruppo, il coinvolgimento delle persone e la riduzione dei costi della “bolletta energetica”, dei rifiuti e dei materiali di consumo degli uffici.
«Tangibili opportunità retributive», sottolinea quindi Luxottica, sono state previste anche per i lavoratori iterinali che operano in Luxottica con contratti di somministrazione.
«L’obiettivo principale del nuovo integrativo è massimizzare i nostri punti di forza, quali la velocità, la qualità e la flessibilità, attraverso la valorizzazione delle specificità degli stabilimenti italiani e proseguendo nel percorso di costruzione di un’importante coesione sociale», commenta PierGiorgio Angeli, direttore delle relazioni industriali di Luxottica.
E positivi sono anche i commenti di parte sindacale. «Abbiamo costruito», dice Giuseppe Colferai, segretario provinciale Filtea-Cgil, «un buon impianto contrattuale, che rispecchia i tempi che viviamo e che ha al suo interno alcune importanti novità per i nostri lavoratori. Si tratta ora di dargli immediata operatività e applicazione».
«L’accordo rafforza il dialogo attraverso l’arricchimento e il rafforzamento del sistema delle informazioni e l’introduzione di nuovi strumenti di partecipazione», dice Sergio Spiller, segretario generale aggiunto Femca-Cisl.
Mentre Paolo Da Lan, segretario provinciale Uilta-Uil, spiega: «E’ una vera e propria sfida che si attua su più fronti, sia per l’azienda per il sindacato, passando da un modello di rivendicazione a un modello di fattiva partecipazione. Diventa inoltre fondamentale il ruolo delle RSU, alle quali sono affidati nuovi strumenti».