Relazione Commissione Mensa
Alcune segnalazioni provenienti da PED1 hanno reso necessario l'intervento della commissione mensa.
L'emersione delle non conformità sotto riportate sono il frutto di un lavoro di condivisione tra i delegati sindacali e i dipendenti interessati al servizio di ristorazione nel turno mattutino e in quello giornaliero.
Le interviste a campione hanno evidenziato i seguenti problemi:
- cibi freddi;
- scarsa varietà nel menù proposto;
- temperatura della sala poco confortevole,
La frammentazione dei pareri e l'ampio spettro di giudizio emerso tra gli intervistati non hanno concesso alla commissione sufficiente materiale su cui lavorare. I tre punti sopra citati raccolgono tuttavia le più importanti lamentele.
Analisi delle criticità
Temperatura sala
L'impianto di riscaldamento del suddetto locale è autonomo rispetto a quello operante nei reparti produttivi. Il termostato è quindi sempre regolabile. Qualora venisse percepito dalla maggioranza dei commensali un evidente stato di raffreddamento, è possibile procedere all'innalzamento della temperatura chiedendo l'intervento della manutenzione e/o del responsabile produttivo di PED1, i quali avranno l'obbligo di anteporre il benessere comune a giudizi soggettivi e logiche opportunistiche. L'eventuale mancato intervento dovrà essere segnalato ai membri della commissione mensa e ai rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori.
Scarsa varietà nel menù proposto
La varietà delle pietanze, considerati i limiti di superficie del banco di distribuzione, è stata garantita dallo stesso responsabile della cucina.
Nonostante l' impegno verso l'equità qualitativa con PED3, può succedere che i sopra citati limiti strutturali possano costringere gli addetti al servizio mensa a cambi di programma, che tuttavia non possono e non devono sostituirsi alla norma vigente.
Cibi freddi
L'esiguità dello spazio convertito a mensa (PED1) non consente la cottura delle pietanze consumate.
Il trasporto dei cibi caldi all'interno dei contenitori termici non garantisce un perfetto mantenimento del calore, né potrebbe garantirlo, in quanto la dispersione termica è fenomeno fisico ineluttabile.
Il banco del self-service è composto da tre parti:
- piano per la distribuzione delle pietanze calde (primi, secondi, contorni), con vasca inferiore contenente acqua a temperatura superiore gli 80 gradi.
- piano di lavoro senza vasca.
- piano per la distribuzione delle pietanze fredde, con sottostante vasca di refrigerazione.
Considerata la volontà di equiparazione qualitativa dell'offerta e accertati i limiti di collocazione del cibo, può accadere che a qualcuno venga servito un piatto intiepidito dal tempo di esposizione.
Nel merito, si ritiene opportuno il coinvolgimento degli operatori preposti al servizio mensa, i quali avranno scrupolo di coprire i contenitori col relativo coperchio
La sostituzione del piano self-service è a carico dell'azienda. Ed è palese che strutture più adeguate migliorerebbero le criticità emerse. Tuttavia è anche importante ricordare che:
1 - La mensa aziendale è totalmente gratuita;
2 - Il locale mensa di PED1 non supporta (né potrebbe supportare) alcuna cottura diretta dei cibi.
Naturalmente la relazione di cui sopra non vuole considerarsi un punto d'arrivo, ma un'occasione di dialogo che ha come fine il miglioramento del senso di benessere condiviso.
Ogni proposta, ogni piccola idea migliorativa, verrà quindi accolta dalla commissione con il massimo scrupolo e portata in adeguata sede di contrattazione con l'azienda.
Testo redatto dalla Commissione Mensa (Fabrizio Zandegiacomo, Nadir Persegona) info mail: rsupederobba@libero.it
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